Aosta 2017

Fra alti e bassi, scoloriti e colorati, giovani e vecchi, tette finte e tette vere, si è concluso un altro torneo dell’Amicizia di Aosta. Atteso come si attende un enfisema polmonare.
I presupposti per un grande torneo c’erano tutti: giocatori e dirigenti in coma farmacologico alle 5 della mattina, puzza di salame già dalle 7, colazione in autogrill stipati come Cinesi in gita alle Cinque Terre e una scorta di crostatine che se il Sig. Mulino Bianco l’avesse saputo, ci avrebbe nominato nel Consiglio di Amministrazione con il 51 % delle quote. Unica nota negativa, il bellissimo pullman e l’autista capace; non abbiamo rischiato nemmeno una volta l’incidente o l’ingresso in contromano. Al prossimo torneo si consiglia un cambio di compagnia.
Sportivamente parlando la Sezione di Cuneo (detentrice del titolo) ottiene un ottimo terzo posto, sconfitta in semifinale dai “cugini” di Bra che non ci ha fatto girare i coglioni per nulla: qualcuno giura di aver visto Roà andare a strappare le assicurazioni dalle loro macchine e fare una soffiata alla Municipale. Da rivedere la prova degli “ormonauti” che per l’ennesima volta provano ad andare a rimorchiare in discoteca ma tornano a casa con più delusioni che cubetti di ghiaccio nel bicchiere.